martedì 2 ottobre 2018

10 rimedi naturali contro il naso chiuso

Naso chiuso? Raffreddore, sinusite e malanni di stagione possono mettere a dura prova salute e... pazienza! Scopri i suggerimenti per alleviare la congestione e trovare sollievo grazie ai rimedi naturali.

1 Fai una doccia calda L'effetto hammam ti aiuterà a liberare le vie respiratorie e sbloccare il naso: il beneficio è intenso e immediato. Chiudi la porta del bagno in modo da preservare il calore e alza la temperatura dell'acqua. Grazie al calore intenso e al vapore ti sentirai subito meglio.


2 Curati con gli essenziali Eucalipto, tea tree oil, lavanda e menta hanno proprietà balsamiche e decongestionanti. Versa qualche goccia di olio essenziale nel bagnoschiuma oppure sfrutta il loro potere curativo per preparare suffumigi con acqua calda, sale e bicarbonato.

3 Bevi un infuso caldo Metti sul fuoco l'acqua e cogli l'occasione per preparare un'ottima tazza di tè o una tisana di erbe e fiori. Sorseggiare lentamente l'infuso calmerà l'infiammazione e aiuterà a liberare il naso. Punta su malva, camomilla, lavanda e aggiungi un rametto di rosmarino fresco, indicato solo per chi soffre di pressione bassa.

4 Attenzione alla temperatura Quando il riscaldamento di casa è in funzione è necessario umidificare l'aria. Fissa dei contenitori d'acqua ai termosifoni: puoi aggiungere qualche goccia di tea tree oil, lavanda, menta. L'olio essenziale di rosmarino stimola la concentrazione e combatte il mal di testa da sinusite.

5 Brodo? Sì, grazie! Il vecchio rimedio della nonna a base di brodo funziona: il calore si diffonderà piacevolmente alzando la temperatura corporea. Il naso si sblocca. Inoltre, grazie al contenuto di nutrienti ti senti sazia e appagata.

6 Usa le spezie Peperoncino, curcuma e zenzero sono alleati del benessere. Prepara un buon piatto di verdure, una zuppa calda o una tisana profumata e usa il potere delle spezie per liberare il naso, combattere i malanni e stimolare il sistema immunitario.

7 Suffumigi Acqua calda, erbe aromatiche, bicarbonato e sale grosso. Copri la testa con un asciugamano e fai respiri profondi in modo da inalare il vapore sprigionato. Per rendere più intenso l'effetto aggiungi oli essenziali come tea tree o eucalipto oppure piante fresche, per esempio foglie di salvia e alloro.

8 Cosa mangi? Secondo gli esperti un consumo eccessivo di latticini può influire sulla produzione di muco. Punta su verdure e frutta di stagione: via libera a zuppe calde, spremute di agrumi e centrifugati, un concentrato di sali minerali e vitamine.


9 Olio gomenolato Disponibile in gocce nasali, può essere utilizzato nel caso di raffreddore e naso chiuso su bambini e adulti con posologia differente. Aiuta a liberare le vie aeree e dona sollievo. Attenzione, è da utilizzare per pochi giorni e previo consulto medico. Da evitare in gravidanza e durante l'allattamento.

10 Cucina! Cosa ne dici di tagliare una cipolla? Oltre alle importanti proprietà depurative e disinfettanti, tagliare la cipolla avrà l'effetto istantaneo... di sbloccare il naso! Sfrutta questo antibiotico naturale per una vellutata, poi aggiungi una spolverata di curcuma e pepe nero: stimolerà per le difese immunitarie.Fonte donna moderna

venerdì 21 settembre 2018

Cistite: cosa mangiare e cosa evitare

Dolore o bruciore durante la minzione, bisogno di fare pipì più spesso del normale, urina scura o torbida, dolore al basso ventre e spossatezza: sono questi i sintomi tipici con cui si presenta la cistite, un’infiammazione del tratto urinario causata dalla risalita nella vescica di alcuni batteri che vivono normalmente nell'intestino o sulla pelle.
Oltre al trattamento farmacologico eventualmente prescritto dal medico e alla messa in pratica di alcuni semplici accorgimenti quali bere molta acqua, tenere la pancia al caldo ed evitare di avere rapporti sessuali, per trattare efficacemente la cistite è consigliabile intervenire anche sull’alimentazione, evitando i cibi che possono acuire il disturbo e preferendo invece alimenti dall’azione benefica.

Quali cibi evitare?

Durante un episodio di cistite, è consigliabile evitare il consumo di alimenti acidificanti come tè, caffè, alcol, cioccolato, carni lavorate, insaccati, fritti e cibi piccanti. Questi alimenti infatti possono contribuire ad irritare la vescica e peggiorare così i sintomi dell'infezione.
Anche la riduzione di zuccheri e carboidrati semplici (ovvero cibi zuccherini e contenenti farina bianca) può costituite una scelta vincente: i batteri infatti si cibano proprio di questi nutrienti, motivo per cui limitarne il consumo potrebbe privare i microrganismi del loro nutrimento. Meglio preferire i carboidrati complessi come quelli contenuti in pane, farina e riso integrali, quinoa, fagioli e patate.

Cosa mangiare?

Prima di entrare nel merito degli alimenti consigliati, è importante sottolineare come l’assunzione di grandi quantità d’acqua sia un accorgimento fondamentale in caso di cistite: bere molto infatti consente di diluire l'urina, abbassarne l’acidità e quindi ridurre l’infiammazione della vescica. Inoltre, svuotare la vescica più frequentemente aumenta la difficoltà per i batteri di moltiplicarsi.
Ecco quindi gli alimenti consigliati in caso di cistite.

- Verdure a foglia verde
Oltre a costituire una ricca fonte di preziosi nutrienti, spinaci, cavoli e broccoli sono alimenti in grado di supportare il sistema immunitario, un’azione fondamentale quando si tratta di combattere un’infezione batterica.
- Frutta fresca
Anche in questo caso, le vitamine, i minerali e gli altri nutrienti contenuti nella frutta di stagione contribuiscono al benessere dell’organismo e a rafforzare le difese immunitarie. Per fare scorta di quanti più benefici possibili, è consigliabile consumare almeno cinque porzioni di frutta al giorno.
- Succo di mirtillo
Non sempre tollerato in quanto leggermente acido (e quindi causa di irritazione alla vescica) e spesso contenente zuccheri aggiunti, il succo di mirtillo, come dimostrato dalla ricerca scientifica, impedisce ai batteri di insediarsi sulle pareti della vescica, limitando le possibilità che l’infezione si sviluppi o accresca. Per ottenere il massimo dei benefici da questo alimento, è bene assicurarsi di acquistare succo fresco e non concentrato, oppure preparare la bevanda direttamente a casa.

- Fibre e probiotici

Per mantenere l’equilibrio della flora intestinale, supportare l’azione dei batteri buoni su quelli cattivi e ridurre così le possibilità di infezione del tratto urinario, è bene consumare alimenti ricchi di fibre (come cereali, legumi e prugne secche) e probiotici, contenuti nello yogurt o assimilabili attraverso gli integratori.Fonte donna moderna

10 strategie contro la frustrazione


Definizione
Sembra che la radice del verbo "frustrare" venga da una parola che significa inganno. In effetti il desiderio mancato e ingannato sa esprimere il sapore triste e arrabbiato della frustrazione, uno stato di profonda prostrazione in cui è facile sentirsi impotenti, arrabbiati, sconfitti.


Quando ci troviamo in uno stato di difficoltà che percepiamo come insormontabile può accadere di perdere la speranza e sentirsi in gabbia. Ecco il senso profondo della frustrazione: sentirsi schiavi di una situazione da cui non riusciamo a evadere, né a cambiare.

Le strategie per vincere la frustrazione
1 Inizia a dire ciò che pensi... e fallo prima di tutto con te stessa. Esprimere il proprio pensiero è liberante. Forse ti farà perdere consensi e qualche (finto) amico, ma compenserai con numerosi risvolti positivi, perché nascondere le proprie verità significa ingoiare bocconi amari, spesso solo per la paura di perdere ciò che abbiamo, che sia una persona cara, il lavoro o un certo risultato.

2 Guarda in faccia le tue paure - Avere relazioni autentiche è impossibile se non siamo disposti a essere sinceri e la prima forma di sincerità è verso se stessi. Il vero coraggio non è l'assenza di paura, bensì la capacità di guardare ciò che può farci male. Che cosa potrebbe accadere se si realizzasse ciò che temi? Nella maggior parte dei casi scopriamo che... siamo comunque in grado di sopravvivere alla peggiore delle ipotesi.

3 Punta sui tuoi desideri - Che sia il lavoro o la persona amata, perdere ciò a cui teniamo è una possibilità con cui dobbiamo confrontarci. Fa male, certo. E fa paura. Ma continuare a vivere alla meno peggio ti sta rendendo felice? Impara a chiederti ciò di cui hai bisogno veramente e osserva le tue sensazioni: rispondere con sincerità è un allenamento quotidiano. Attenzione, per puntare sui tuoi desideri hai bisogno di lavorare sull'autostima.

4 Riscopri la fiducia - Da bambini ci si affida alla vita con una totalità disarmante. Sono le esperienze di vita, le cicatrici e le convinzioni accumulate negli anni a trasformarci in persone sospettose, pessimiste, scoraggiate. Smetti di lamentarti e inizia a ascoltare storie positive: ti daranno la forza per scoprire quanto sai essere combattiva. La resilienza si impara. Secondo i neuroscienziati fare cose nuove modifica le nostre mappe cerebrali e crea percorsi neuronali nuovi. Il cambiamento... accade anche nel cervello.

5 Libera la tua rabbia - Non è per niente facile, perché pochi di noi hanno imparato a gestire la rabbia e a utilizzarla in senso positivo. Assistiamo con paura, come spettatori immobili, alle esplosioni d'ira, perché la rabbia ci blocca, o devasta. Questo succede quando mettiamo un tappo alle emozioni. Inizia a considerare la tua rabbia una forza da usare per esprimere la tua creatività. Il tuo urlo muto può diventare un grido di battaglia. Coraggio!

6 Fai attività fisica - Muoversi è una sferzata positiva per il metabolismo, aiuta a eliminare le tossine... e i pensieri negativi! L'effetto è doppiamente positivo perché mentre svuoti la mente e ti concentri sul corpo la produzione di endorfine crea un effetto a cascata in grado di farti sentire gratificata, allenata alla fatica, forte. Migliorare il rapporto con te stessa aiuta lo sviluppo di nuove reti neuronali e disintossica dalle convinzioni che bloccano il cambiamento.


7 Togli la maschera - Nascondersi non serve a niente, soprattutto quando la persona a cui stai raccontando bugie sei tu. Cos'è che non va? Identificalo. Tenere un diario può aiutarti a osservare in profondità il tuo approccio alla vita: questo è il primo passo da fare se desideri veramente cambiare le cose. Il fiore del loto, delicato e bellissimo, nasce dal fango e ci ricorda che prima di elevarci dobbiamo sprofondare nell'abisso. Cresciamo grazie all'esperienza.

8 Interroga la tua frustrazione - Quale lezione puoi trarre da quello che vivi? Che cosa ti sta insegnando la difficoltà? Davanti a un no i bambini pestano i piedi e piangono: è il modo che abbiamo da piccoli per esprimere la frustrazione, una condizione psicologica che tutti siamo destinati a sperimentare nell'arco dell'esistenza. Ora non sei più una bambina: puoi iniziare a chiederti quali sono i tuoi limiti e quale prezzo sei disposta a pagare per superarli.

9 Visualizza - Sognare a occhi aperti può aiutarti a realizzare il tuo potenziale. Grazie ai test le neuroscienze hanno dimostrato che l'esercizio mentale stimola l'apprendimento e aiuta a realizzare un cambiamento a livello cerebrale: un po' come dire che inviamo al computer-cervello un'immagine che lui si occuperà di registrare e... realizzare! Usa l'immaginazione per iniziare a dare forma ai tuoi desideri.

10 Rilassati - «Posso farcela»: scrivilo sull'armadietto del bagno, appendi una lavagna in cucina; ripetilo alla mente e al cuore. Non sempre le cose cambiano con la velocità che vorremmo. Accettare il tempo è un sintomo di maturità. Durante l'infanzia apprendiamo il senso della frustrazione quando iniziamo a capire che il "voglio tutto e subito" non sempre può accadere. Ecco il grande insegnamento della frustrazione: se vuoi attuare un cambiamento sii pronta a fare fatica, stringi i denti. Chi non si arrende alla fine vince, perché affronta la vita senza sottrarsi e sa ancora ridere di cuore.Fonte donna moderna

giovedì 9 agosto 2018

Dieta mediterranea settimanale estiva: cosa cambia


La dieta mediterranea settimanale estiva è abbastanza diversa da quella che si segue durante i mesi più freddi. Questo perché questo sano programma alimentare invita tutti a scegliere frutti e verdure di stagione e cosa c’è di meglio di quelli estivi, tipicamente ricchi d’acqua e pertanto ideali non solo per mantenerci freschi e dissetati ma anche correttamente idratati? Ecco allora alcuni consigli per un menu settimanale estivo che segua le tradizionali regole di questa salutare dieta. Complice il caldo, in estate è più facile seguire una dieta poiché – tentazione dei gelati a parte – questa stagione mette a disposizione una grande varietà di frutti e ortaggi, ideali per saziarsi e per mantenere il peso forma. Bisognerebbe abbondare in tal senso, infatti la dieta mediterranea consiglia di assumerne dalle tre alle otto porzioni al giorno, scegliendo la frutta per i spuntini smorza-fame. Per il resto, la versione estiva consiglia abbondanti insalate miste fresche al posto di zuppe e minestroni, pasta e pane integrali al posto dei carboidrati raffinati, olio extravergine di oliva come condimento e pesce e carni magre (soprattutto pollo e tacchino) per le proteine. Godere delle bontà gastronomiche estive è parte dello stile di vita mediterraneo: pomodori freschi, fagiolini, melanzane, cetrioli abbondano sulle nostre tavole e le ricette che si possono preparare con gli alimenti tipici dei mesi caldi sono tantissime. Le regole di base sono le seguenti: abbondare con frutta e verdure ogni giorno; scegliere grassi sani come condimenti, ovvero l’olio di oliva; sostituite il sale con erbe e spezie; pesce o frutti di mare almeno due volte alla settimana; mangiare regolarmente piccole porzioni di noci, nocciole e mandorle; meglio la carne bianca, mentre il consumo di quella rossa andrebbe limitato moltissimo; sì alle zuppe fredde di legumi e a un po’ di vino rosso, se desiderato, ma con moderazione. Di seguito un esempio di menu settimanale della dieta mediterranea estiva. Come sempre, bisogna bere molta acqua ogni giorno, almeno due litri. Lunedì Colazione: 1 fetta di pane integrale con avocado, caffè o tè. Pranzo: 1 pita con formaggio light spalmabile, pomodori e spinaci; una mela, tè freddo o acqua. Cena: pollo al forno condito con erbe aromatiche, 1 tazza di verdure con un cucchiaio di olio EVO e del limone. 1 bicchiere di vino (facoltativo).
Martedì Colazione: una tazza di cereali integrali con del latte oppure uno yogurt magro e una coppa di frutti di bosco; caffè o tè. Pranzo: una tazza di bulgur, insalata di cetrioli, formaggio brie con tre cracker integrali, un’arancia, tè freddo o acqua. Cena: una fetta di salmone alla griglia, asparagi, mezza tazza di granita di limone e un bicchiere di vino (facoltativo). Mercoledì Colazione: 1 smoothie ai mirtilli, caffè o tè. Pranzo: insalata di verdure miste con un pugno di noci, tè freddo o acqua. Cena: pasta con spinaci e fagioli, un carciofo al vapore, 1 biscotto con mezza tazza di frutti di bosco e 1 bicchiere di vino (facoltativo. Giovedì Colazione: 1 tazza di frutta a fette con mezza tazza di yogurt greco, una fetta di pane integrale con un cucchiaio di burro d’arachidi, caffè o tè. Pranzo: 1 tazza di verdure miste con 2 cucchiai di Parmigiano Reggiano, 1 tazza di uva, tè freddo o acqua. Cena: verdure con salsiccia di pollo, 1 tazza di riso integrale e 1 bicchiere di vino (facoltativo). Venerdì Colazione: 1 tazza di cereali integrali con un cucchiaino di mandorle e 2 cucchiai di uva passa (latte facoltativo), caffè o tè. Pranzo: hummus e una pita, tè freddo o acqua. Cena: pesce al forno (a piacere), purè di patate con cavolo e olio di oliva, 3 pezzetti di cioccolaro fondente e un bicchiere di vino (facoltativo). Sabato Colazione: 1 uovo strapazzato con un cucchiaio di olio extravergine di oliva, 1 fetta di pane integrale tostato con miele, tè o caffè. Pranzo: due fette di pane integrale, noci, 1 tazza di melone a fette, tè freddo o acqua. Cena: agnello privo del grasso, melanzane arrostite, rucola, insalata di spinaci, fichi con biscotti e 1 bicchiere di vino (facoltativo).
Domenica Colazione: yogurt greco con mezza tazza di frutti di bosco, caffè o tè. Pranzo: torta salata di melanzane e carne, 1 tazza di finocchio e porri arrosto, 3 pezzetti di cioccolato fondente, tè freddo o acqua. Cena: cous cous con zucchine e gamberi alla griglia, una fetta di pane, una tazza di frutti di bosco e un bicchiere di vino (facoltativo). Come spuntini di metà mattinata e metà pomeriggio vanno bene snack come frutta fresca oppure un po’ di popcorn, dello yogurt magro, un pugno di noci o mandorle o altri alimenti spezza-fame, poco calorici. Per fare una corretta dieta mediterranea, soprattutto estiva, bisogna non trascurare l’importanza dell’attività fisica, che andrebbe svolta ogni giorno per almeno trenta minuti.Fonte GREENSTYLE

Dieta Miami: schema e come funziona


Dimagrire in pochi giorni senza dover effettuare troppe rinunce per un lungo periodo, ottenendo risultati visibili e la perdita di qualche chilo di troppo che impedisce di sentirsi bene con sé stessi: la dieta Miami è un regime ipocalorico restrittivo che aiuta a raggiungere questo obiettivo, una tabella alimentare da seguire per soli tre giorni molto diffusa negli Stati Uniti. Nata come variante della dieta trifasica “South Beach”, ideata dal cardiologo Arthur Agatson del Miami Heart Institute, rappresenta un regime dietetico mirato a una perdita di peso limitata – pari al massimo a tre chili – adatto quindi a chi desidera più che altro sgonfiarsi ed eliminare i liquidi in eccesso prima di un evento importante.
La dieta Miami non è raccomandata a chi si trova in forte sovrappeso, chi soffre di qualche patologia specifica e chi deve assumere farmaci quotidianamente: in tutti questi casi il parere del medico si rivela fondamentale per evitare rischi, fermo restando la necessità di rivolgersi a un professionista evitando diete durature fai da te.Lo schema della dieta Miami è abbastanza rigido: si propone di riattivare il metabolismo limitando fortemente il consumo di carboidrati a beneficio delle proteine, facendo in modo che l’organismo debba prelevare i grassi accumulati proprio per affrontare il fabbisogno energetico quotidiano. Al contrario di quanto avviene con la maggior parte delle diete ipocaloriche, tuttavia, la Miami non prevede l’assunzione illimitata di verdure e riduce il consumo di frutta, pertanto il rischio cui si va incontro è una carenza di sali minerali che può rivelarsi pericolosa, protraendo la dieta oltre i tre giorni indicati.In generale, la bevanda consentita è solamente l’acqua naturale e ovviamente sono aboliti tutti gli zuccheri aggiunti, ma anche il sale dovrebbe essere sostituito da spezie ed erbe aromatiche.Qui di seguito lo schema della dieta Miami suddiviso in tre giornate. Primo giorno Colazione: ½ pompelmo più una fetta di pane tostato con burro di arachidi (o un cucchiaino di miele) più caffè o tè (è ammesso il dolcificante). Pranzo: 100 grammi di tonno al naturale, una fetta di pane tostato più un caffè. Cena: 200 grammi di carne bianca ai ferri, 100 grammi di fagiolini e 100 grammi di barbabietole, una mela e 100 grammi di gelato alla vaniglia. Secondo giorno Colazione: un uovo sodo, mezza banana, una fetta di pane tostato più un caffè. Pranzo: 200 grammi di fiocchi di latte, 5 cracker integrali, un caffè. Cena: 2 wurstel lessati, 200 grammi di broccoli, 100 grammi di carote, 100 grammi di gelato alla vaniglia.
Terzo giorno Colazione: 5 cracker, 50 grammi di formaggio spalmabile, una mela e un caffè. Pranzo: un uovo sodo, una fetta di pane tostato. Cena: 200 grammi di tonno al naturale, 100 grammi di cavolfiore lessato, 100 grammi di barbabietola, 2 kiwi e 100 grammi di gelato alla vaniglia.Per mantenere a lungo i benefici ottenuti dalla dieta Miami le regole da seguire sono poche ma fondamentali. Il primo consiglio, valido anche nel corso dei tre giorni di dieta, è quello di fare almeno mezzora di attività fisica quotidiana indispensabile per eliminare le tossine e per favorire la digestione.Per non riprendere i chili persi è necessario evitare i cibi più calorici e gli snack fuori pasto che non siano yogurt magro o un frutto di stagione, i fritti e le bibite gassate e zuccherate. Meglio non saltare i pasti principali sforzandosi di masticare lentamente, bere a sufficienza soprattutto lontano dai pasti e introdurre nella dieta quotidiana più fibre, indispensabili per il benessere intestinale.Fonte GREENSTYLE

Dieta dei 22 giorni per dimagrire: come funziona e cosa mangiare


La dieta dei 22 giorni è un regime alimentare ideato da Marco Borges, che l’ha codificato in un suo volume. Alla base di questo percorso dietetico vi è l’alimentazione vegana, mentre la sua popolarità è ormai mondiale e molte star di Hollywood o della musica lo hanno scelto per tornare in forma.Tra le star che hanno scelto la dieta dei 22 giorni figurano anche Beyoncé e Jay-Z, che alcuni mesi fa si sono sottoposti al percorso dietetico insieme. Durante tale periodo la cantante ha perso circa 11 chili, ecco come e quali alimenti sono ammessi in queste 3 settimane.Come funziona e cosa mangiare La durata di 22 giorni è stata individuata dallo stesso nutrizionista, che ha definito tale periodo come ideale per rompere le abitudini consolidate in fatto di alimentazione. Proprio un cambiamento in se stessi è l’elemento centrale di questo approccio, che ripone un’assoluta importanza nella capacità di rinunciare a una quotidianità poco salutare in favore di un regime dietetico più sano e di una maggiore attività fisica.Tecnicamente le variazioni nella propria dieta e nelle abitudini di tutti i giorni dovranno avvenire nell’arco delle tre settimane principali, mentre a partire dal 22esimo giorno il corpo e la mente dovranno essere ormai pronti a raccogliere i risultati ottenuti e a mantenerli nel tempo. Innanzitutto occorre seguire alcune regole guida:
Meglio consumare verdure ed evitare cibi processati o sottoposti a prolungati trattamenti, evitando i prodotti di origine industriale; Cercare di attenersi alla regola che vuole l’80% delle sostanze assunte siano carboidrati (compresi quelli ottenuti da frutta, verdura, cereali, legumi e ortaggi vari), il 10% proteine e il 10% grassi; Preferire il consumo di cereali e legumi fino all’ora di pranzo, mentre a cena spazio alle verdure; Tre pasti al giorno, evitando di saltare il pranzo e di mettersi a letto subito dopo aver mangiato: meglio aspettare almeno un paio d’ore; L’attività fisica non deve essere trascurata, ma praticata per almeno 30 minuti al giorno; Bere molta acqua, senza attendere necessariamente lo stimolo della sete (che compare secondo l’esperto una volta che si è già disidratati), evitando bevande gassate, zuccherate o alcoliche. I prodotti dovranno inoltre rispettare quanto previsto dalla dieta vegana e provenire per quanto possibile da agricoltura biologica e a chilometro zero. Consentiti tra gli altri tè, cioccolato fondente vegan, zucchero di canna, sciroppo di malto, latte vegetale e spezie.Guida al menu per la dieta dei 22 giorni Ecco alcuni consigli e idee per un menu da consumare durante la dieta dei 22 giorni:
Colazione – Una colazione tipo è rappresentata da 40 grammi di fiocchi d’avena in una tazza di latte vegetale, accompagnati da un’ulteriore tazza di frutti di bosco e un caffè (o tè); possibile alternativa un budino di latte di riso o soia unito alla consueta tazza di frutti di bosco e a una bevanda (tè o caffè). Pranzo – Il pranzo ideale è rappresentato da una minestra o zuppa di legumi e cereali, da consumare eventualmente anche freddi (specialmente nel periodo estivo), senza tuttavia caricare troppo le porzioni per non appesantirsi. Cena – Il momento della cena può essere dedicato alle verdure, magari con una insalata ricca (almeno tre tazze di verdure) condita con olio d’oliva e arricchita con semi di zuccha o di canapa; possibile alternativa una patata piccola al forno condita con olio d’oliva e verdure al vapore. È inoltre possibile gustare, una volta al giorno, anche un dolce. Ecco alcune possibili scelte: una banana schiacciata con polvere di cannella; due brownie vegan; tre cubetti di cioccolato fondente vegano.Fonte GREENSTYLE

giovedì 14 giugno 2018

Rimedi naturali per il mal di schiena: come sconfiggere il colpo della strega


Rimedi naturali per il mal di schiena Uno dei dolori più comuni e che affligge milioni di persone ogni giorno, è il mal di schiena. Spesso, questo problema colpisce chi fa molti sforzi fisici o assumono posture scorrette. Le cause del mal di schiena cronico possono essere molto diverse fra loro e, in alcuni casi, la manifestazione del dolore potrebbe essere solo il sintomo di una patologia più importante. Esistono, comunque, diversi rimedi naturali che si sono dimostrati molto efficaci nell’alleviare questo tipo di condizione fisica. Eccone alcuni tra i più utili da tenere a mente in caso di mal di schiena.Mal di schiena: le cause
Il mal di schiena può avere differenti origini e cause. In linea generale, però, escludendo gravi patologie, l’insorgenza di questo tipo di dolore è da attribuire quasi sempre a una postura scorretta o a un eccessivo sforzo fisico. Un’altra possibile causa può essere la sedentarietà causata anche dall’eccessivo utilizzo di smartphone e computer che impongono nel consumatore una posizione del tutto innaturale per il collo e la schiena. Anche lo stresso può essere una causa scatenante; tensioni e cattivi umori, infatti, si ripercuotono anche sul fisico, sulla postura e la rigidità muscolare che può causare a sua volta intorpidimento.Rimedi naturali per il mal di schiena: olio essenziale di lavanda Anche gli oli essenziali, in particolare quello a base di lavanda, possono essere molto utili per i dolori localizzati. Le sue proprietà rilassanti aiutano ad alleviare il mal di schiena, rilassa i muscoli e scioglie le tensioni muscolari.
Rimedi naturali per il mal di schiena: lo yoga Praticare yoga quotidianamente può essere un toccasana per il nostro corpo, combatte la sedentarietà ed elasticizza i muscoli. Inoltre, alcune posizioni possono risultare specifiche proprio per questo tipo di problema. È bene, però, affidarsi a un vero maetro di yoga che conosca il mestiere e sappia indicare l’esercizio più consono al disturbo.Rimedi naturali per il mal di schiena: artiglio del diavolo Questa pianta è impiegata molto spesso per alleviare problemi, dolori e disturbi ai muscoli, alle ossa e alle articolazioni. Per questo motivo è indicata anche per chi soffre di mal di schiena. È possibile assumere i principi attivi della pianta tramite compresse, tintura madre e pomata. Rimedi naturali per il mal di schiena: salice bianco Il salice bianco è una pianta officinale dal forte potere antinfiammatorio. Questa proprietà è data dalla presenza di salicina nella corteccia della pianta. Inoltre, le sue proprietà analgesiche si sposano perfettamente con il dolore alla schiena. È sconsigliato il suo utilizzo durante la gravidanza e l’allattamento.Fonte vivi puro